HESS
I dieci comandamenti secondo Hess
di Alina Nelega
Titolo originale “Decalogul dupa Hess” (“I Dieci Comandamenti secondo Hess”)
Traduzione Horia Corneliu Cicortas
con Tazio Torrini
Drammaturgia Simone Martini e Tazio Torrini
Regia Simone Martini e Tazio Torrini
Assistente alla Regia Alessio Martinoli
tecnico luci Simone Benucci
regia video Blanket studio
una produzione KanterStrasse
con il sostegno di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze
Spettacolo consigliato solo adulti
HESS è uno spettacolo per 20 spettatori in cui viene riprodotta la cella carceraria di Spandau, a Berlino, dove è rinchiuso alla fine degli anni '80, in totale isolamento da oltre 20 anni, Rudolf Hess, sodale e ombra di Hitler fin dagli esordi e figura emblematica del nazismo.
Con Hitler, Hess condivise la prigione, la stesura del Mein Kampf e la carriera fino a divenirne vice e successore designato. Misteriosamente e da solo, si paracadutò sulla Scozia nel 1941 per trattare una pace separata col governo britannico. Smentito da entrambi i fronti fu internato in un manicomio inglese come pazzo. Fu condannato alla fine della II Guerra Mondiale all’ergastolo e rinchiuso nel carcere di Spandau, di cui è stato ultimo “occupante”.
Rudolf Hess - definito “L’uomo più solo del mondo”, “Il carcerato più costoso della storia” e “Sua Signoria Imprigionata”- ha condotto lì un'esistenza sinistra e signorile, tra leggende di presenze spettrali, pranzi raffinati, biblioteche nel parco allestite per lui. Fu trovato morto suicida il 17 agosto 1987, giorno della sua scarcerazione, all'età di 93 anni.
Rudolf Hess fu cremato e i suoi resti dispersi per timore che la tomba divenisse teatro di raduni nazisti. Stessa sorte toccò al carcere di Spandau e ai segreti che portava in seno.
HESS, scritto dalla drammaturga, scrittrice e docente universitaria rumena Alina Nelega e tradotto in italiano da Horia Corneliu Cicortas, viene presentato per la prima volta in Italia dalla compagnia KanterStrasse e interpretato dall’attore Tazio Torrini con la regia dello stesso Torrini e di Simone Martini.
HESS è un testo di fantasia, un immaginario testamento elaborato secondo i principi dei 'Dieci Comandamenti' nell’ultimo giorno di vita di Rudolf Hess. In Romania questo testo è considerato un autentico "banco di prova per attori".
Gli spettatori sono accompagnati nella cella di Spandau, dove Hess, un relitto vecchio e patetico -in un certo senso già spettro-, affida ai posteri una personale interpretazione della legge biblica, secondo una chiave biografica che ha sia elementi di realtà storica che di fantasia letteraria. Un ripercorrere la propria vita a tratti dal tono caustico o allucinato in cui la feroce rivendicazione di una missione si alterna a frammenti biografici ora agghiaccianti ora dolenti.
Un'autoassoluzione che lascia emergere il lato nero dell’essere umano. Una confessione-fiume in cui dramma storico e grottesco personale si alternano continuamente fino al testamento finale, amaro e crudele.
Il testo di HESS non emette giudizio e non cerca approvazione, dunque è in qualche modo scomodo, scritto per turbare lo spettatore.
HESS non parla solo o soltanto di nazismo, ma di noi stessi, della parte nera che cova in ognuno di noi. Un testo che, partendo da un personaggio rappresentativo di quanto ci sia di più distante dalle nostre ‘verità’ odierne, ci interroga su cosa sia la ‘verità’ profonda dell’essere umano. Che non è mai riposante.
foto: Mario Lanini
Rassegna stampa
PAC - Pane Acqua e Culture, "Gerarca con Minestra: Hess di KanterStrasse al Festival dello Spettatore" di Elena Scolari e Matteo Brighenti, 11.11.2021
Gli Stati Generali, "Spettatori ad Arezzo. La sfida è far rinascere il teatro" di Walter Porcedda, 10.11.2021
Distribuzione spettacoli: Simone Martini e Alessio Martinoli
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